L’incidenza e gli effetti del tatto nello sviluppo del bambino

L’incidenza e gli effetti del tatto nello sviluppo del bambino

(Testo tratto dalla tesi di Mangili Annamaria)

Il contatto fisico è uno degli elementi fondamentali del Bonding e la pelle è l’organo che lo assimila, lo traduce e l’acquisisce.
La pelle è il primo organo a formarsi ed è il più esteso. Se leggiamo questo dato attraverso gli occhiali della legge generale dell’embriologia (che afferma: “le funzioni essenziali sono quelle che si sviluppano più precocemente”) facilmente possiamo comprendere come la pelle, insieme al cervello, sia un organo importantissimo. La pelle del resto origina dallo stesso foglietto embrionale del sistema nervoso. La pelle è perfettamente funzionante già nell’esistenza acquatica (quella uterina). È infatti una barriera PERFETTA per il piccolo corpicino che si sta sviluppando; protegge dall’acqua, regola la giusta temperatura e i mutamenti neurali, chimici e fisici. Inoltre nel momento della nascita (quando di colpo prende contatto con un ambiente decisamente più complesso) essa è un organo già pronto ad affrontare le nuove “sfide” come i movimenti d’aria, di gas, gli attacchi dei parassiti, di varie particelle come virus e batteri; la pelle regolarizzerà la differenza di pressione (interna ed esterna), avrà a che fare con una nuova umidità, luce e radiazioni.
Un organismo non può vivere senza pelle.
Un organismo non può vivere senza contatto fisico.
Il senso strettamente collegato all’Organo Pelle è quello del Tatto.

L’accrescimento e lo sviluppo della pelle prosegue per tutta la vita,
lo sviluppo della sua sensibilità dipende dal genere di stimolazione ambientale che riceve.

Per il bambini il tatto è la Prima Esperienza del “mondo esterno”. Nell’importante fase tattile e orale il bambino CONOSCE il Mondo toccando e portandosi alla bocca qualsiasi oggetto.
Il Tatto ha incidenza sia sulla crescita (aumento delle dimensioni fisiche) che sullo sviluppo (crescita dell’individuo nel complesso).
L’organismo dipende in larga misura dalla stimolazione del mondo esterno sia per la crescita che per lo sviluppo. Esperimenti all’università in Colorado dimostrano che ratti vezzeggiati crescono e imparano più alla svelta.

Si è studiata e “provata” la crescita dell’organismo attraverso dati endocrinologici, ormonali e neurali. Tuttavia vorrei qui dare risalto a come le Emozioni influiscano sull’accrescimento dell’organismo.

Le Emozioni agiscono a livello ormonale. Diversi Stati Emozionali si registrano in diversi scambi biochimici, ghiandolari, neruali, perfino muscolari e cutanei. Ecco perché chi non ha soddisfatto i suoi bisogni tattili diventerà Emotivamente Insoddisfatto.
Il deficit percettivo-tattile, definito “insufficienza materna”, può creare deficit visivi e vestibolari (riguardanti cioè equilibrio e udito).

“Un organismo, se viene meno della stimolazione cutanea, muore.”

Dalla numerosa letteratura in campo di deficit percettivo-tattile, possiamo dire che la mancanza di tatto e contatto nell’infanzia può altresì provocare disturbi tattili nello sviluppo, pallore della pelle, veri e propri choc (paragonabili a quelli del parto con tutti danni chimici cellulari più o meno gravi che ne derivano), ritardi della crescita fisica scheletrica e muscolare (fino a -50%), mentale e comportamentale, infine disturbi psichici. Viene chiamata “sindrome da deprivazione materna”.
Tuttavia disturbi psichici derivano anche da situazioni percettivo-tattili “eccessive”, producendo effetti talvolta considerabili con innalzamento dell’eccitabilità agli stimoli tattili, elaborato rifiuto della vicinanza altrui e movimenti oscillatori (nei suoi 4 stadi di comparsa).

Il contatto è NUTRIMENTO del sistema nervoso ed è necessario per il corretto sviluppo dello stesso. Il corretto sviluppo del SN del bambino dipende strettamente dal tipo di stimolazione cutanea che esso riceve.
Nonostante quanto detto NON ci sono prove su cosa succeda esattamente con più o meno contatto fisico perché non sono stati fatti studi sull’uomo e perché il bisogno tattile non è così evidente come il bisogno di evacuazione, la fame, il sonno o la sete.

I momenti in cui il bambino ha più bisogno di contatto sono i cosiddetti “momenti di transizione”. Tra questi si possono citare lo svezzamento, lo spazio ludico tra gli 8-9 mesi, tra i 18-36 mesi con l’acquisizione del controllo sfinterico, il passaggio all’asilo nido, alle elementari, si fa più delicato con l’età dell’adolescenza e …alla nascita di un fratellino.
Utile da ricordare è quanto sia importante il contatto quando il bambino è ospedalizzato.

Il contatto è inoltre un Ottimo Facilitatore dello Sviluppo Verbale e della consapevolezza del proprio corpo.

Ma che cosa sente il bambino?!
Non tutti i bambini hanno la stessa sensibilità cutanea, ma certo è che appena nati essi hanno una forte ipoestesia (forse data dall’affaticamento della nascita). Questa è una funzione tattile che facilita l’adattamento del bambino nel nuovo ambiente extrauterino. La sua sensibilità via via da generalizzata si fa sempre più focalizzata specifica e critica, finche non si stabilizza intorno ai 12-16 mesi.

Le competenze tattili si perfezionano a seconda delle Esperienze.
Il Tatto consolida la Sicurezza del bambino.
La prima Realtà che il bambino si costruisce è quella che legge attraverso gli Input che riceve, maturati e valutati con il criterio del Tatto.

IL NEONATO SOLO ATTRAVERSO LA PELLE E AL TATTO RIESCE A DARE VALORE E PORTARE IL SUO PRIMISSIMO SENSO CRTICIO A UN’ESPERIENZA PIUTTOSTO CHE A UN’ALTRA.

Un po’ di numeri:

  • il tatto esiste già quando l’embrione misura solo 2,5 cm
  • il tatto si sviluppa a meno di 8 mesi di vita dell’embrione, quando ancora non si sono sviluppati ne occhi ne orecchie
  • come già detto è il 1^ senso a formarsi
  • in 1 cm quadrato ci sono 5000 recettori nervosi
  • ci sono mezzo milione di fibre sensoriali che dalla pelle arrivano ai corni posteriori del midollo
  • la pelle è l’organo più esteso perché va dai 2500 cm quadrati di un neonati ai ben 18000 cm quadrati di un adulto
  • la pelle è quasi 1/5 del nostro peso corporeo (19,7% del peso del neonato, e circa il 17,8% del peso dell’adulto)
  • la pelle ha 4 funzioni importantissime:
    difesa dagli agenti meccanici
    è un organo di senso
    è un regolatore di temperatura
    ha funzione metabolica (con la traspirazione immagazzina grassi, acqua e sali minerali)

Per noi massaggiatori Infantili è utile tenere a mente gli effetti della stimolazione tattile precoce, molto più accentuati dunque prima dello svezzamento:

  • grazie alla dimostrata crescita di colesterolo come conseguenza al buon input percettivo tattile, si afferma che la corteccia cerebrale e la sottocorteccia si sviluppano maggiormente se il bambino viene massaggiato e vezzeggiato (l’aumento di colesterolo è proporzionale allo sviluppo neurale e della guaina mielinica dei nervi);
  • aumenta il senso critico e la gestione dello stress e delle emotività;
  • aumenta il peso corporeo (fino a 47%);
  • facilita le funzioni metaboliche;
  • aumenta le capacità di apprendimento;
  • favorisce la vivacità e la curiosità;
  • aumenta le cosiddette capacità di “problem solving”;
  • favorisce lo sviluppo corporeo e scheletrico (test su una bambina di 1 anno e mezzo regolarmente massaggiata dalla mamma risultavano pari in sviluppo a una bambina di 3 anni che non aveva mai ricevuto massaggi);
  • alcuni ormoni in grado di reagire all’ambiente influiscono sul timo. Essendo il timo una ghiandola importante per la creazione della struttura immunologica, ecco che il massaggio può favorire anche lo sviluppo del sistema immunologico;
  • favorisce lo sviluppo della memoria;
  • favorisce la maturazione adrenoipofisaria (attiva le reazioni di allarme del corpo);
  • il massaggio favorisce la formazione di un organismo EMOTIVAMENTE SODDISFATTO.

La mamma mutualmente adattata ai bisogni del bambino
risponderà in SINCRONIA con i suoi Bisogni.
È la sua fonte principale di BenEssere
e colei che assolve i compiti che più tardi verranno assunti dal suo ego.

Mangili Annamaria